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Ias, le modifiche in una lettera

di Laura Cavestri

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L'agenda delle priorità della Commissione Ue sulle modifiche contabili da attuare entro fine anno è ufficialmente scandita nera su bianco. Con una lettera – spedita lunedì dalla Commissione Ue allo Iasb (l'organismo contabile che deve elaborare le modifiche) – la divisione Mercato Interno ha chiarito, con toni decisi, la necessità di tradurre le linee già condivise nella riunione tecnica della settimana scorsa tra stakeholders (gli standard setters europei, come l'italiano Oic e le Federazioni europee delle banche e delle assicurazioni) e funzionari di Bruxelles (si veda «Il Sole 24 Ore» del 22 ottobre). Una manovra che sembra lasciare pochi margini di autonomia allo Iasb e "auspica" che il board londinese accolga le indicazioni del l'Esecutivo comunitario e degli organismi rappresentanti delle "Consob" europee.
Nel breve termine (ossia entro la fine del mese) la Commissione ha chiesto allo Iasb di emanare la versione definitiva della guida applicativa della misurazione al fair value degli strumenti finanziari negoziati in mercati inattivi. La bozza di questo documento è stata rilasciata dagli esperti dello Iasb lo scorso 16 settembre.
La richiesta è finalizzata a chiarire, in particolare, l'applicazione del cosiddetto "mark to model". L'auspicio di Bruxelles è che emerga la soluzione più flessibile anticipata dallo Iasb nei comunicati stampa del 2, 3 e 14 ottobre, accettata positivamente sia dagli operatori sia dai regolatori del mercato.
Con un profilo temporale più ampio, ma comunque in tempo utile per la pubblicazione del bilancio di fine anno, la Commissione ha richiesto allo Iasb di individuare soluzioni tecniche su tre ulteriori questioni: fair value option, derivati incorporati e svalutazioni delle attività disponibili per la vendita.

Fair value option
Nel primo caso, Bruxelles sollecita che anche gli strumenti finanziari classificati al fair value per opzione valutativa possano essere riclassificati in un diverso portafoglio. La fair value option è stata utilizzata dagli operatori per eliminare (o ridurre significativamente) le incoerenze di contabilizzazione o di valutazione (inconsistency o accounting mismatch) che sarebbero emerse nel caso in cui attività e passività finanziarie economicamente collegate fossero valutate con un criterio diverso. Essa, inoltre, ha consentito di rappresentare unitariamente portafoglio di attività e/o passività finanziarie gestite sulla base del valore equo, in coerenza con una documentata strategia di investimento o di gestione del rischio.

Derivati incorporati
Inoltre – si legge empre nella lettera – la Commissione europea richiede un chiarimento sul trattamento dei contratti derivati incorporati in particolari strumenti strutturati: i "synthetic CDO". Evidenziando, in particolare, che mentre gli Ias/Ifrs prevederebbero l'obbligo di scorporo del derivato incorporato dal contratto che lo ospita, i principi contabili statunitensi (gli Us Gaap) consentirebbero la sua rilevazione unitaria (paragrafo 14B del Fas 133).
Con la conseguenza che, in caso di riclassificazione, le imprese americane, diversamente da quelle europee, possono rilevare l'intero strumento finanziario al costo ammortizzato. Salvo, evidentemente, la necessità di sottoporre lo stesso al test di svalutazione (impairment).

Svalutazioni di attività
Altro punto nell'agenda del l'Esecutivo comunitario è la richiesta di una modifica al metodo di determinazione delle perdite da svalutazione (impairment losses) dei titoli di debito inclusi nella categoria dei "disponibili per la vendita". L'attuale modello valutativo risulta, infatti, penalizzante in quanto impone, anche nella attuali situazioni di scarsa liquidità, l'utilizzo del fair value per determinare le riduzione di valore da impairment da rilevare in conto economico. La proposta della Commissione è quella di misurare le perdite da svalutazione in modo analogo ai titoli classificati come "detenuti fino alla scadenza" o tra i "finanziamenti e crediti".
Infine, con riferimento agli strumenti di capitale "detenuti per la vendita", la Commissione richiede che venga consentita la possibilità di iscrivere in conto economico le eventuali riprese di valore che emergano successivamente alla rilevazione di una perdita da svalutazione. Rilevazione contabile oggi non consentita dallo Ias 39.

TRE PRIORITÀ

Le richieste della Commissione
Nel breve periodo (entro la fine di questo mese) è stata identificata la necessità di ulteriori linee guida per l'applicazione del fair value in mercati illiquidi, in particolare sull'uso del mark-to-model. Nel frattempo, i comitati di terzo livello della Ue (Cesr, Cebs e Ceiops) hanno sottoscritto una presa di posizione congiunta in cui si chiarisce la posizione delle Autorità di sorveglianza dei mercati dei Paesi comunitari. Sappiamo che il report dell'Expert Advisory Panel dello Iasb sulle valutazioni al fair value sui mercati inattivi sarà pubblicato presto e riteniamo debba essere pienamente in linea con il comunicato stampa dello Iasb dello scorso 2 ottobre – accolto con favore – e pienamente in armonia con la posizione dei tre comitati europei.
  CONTINUA ...»

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